domenica 8 aprile 2012

NON HO TEMPO...

Mica solo di scrivere e aggiornare il blog... ma anche di cucinare.
Questo non comporta dieta, tutt'altro... comporta invece un cibo pigro, a voltee goloso, spesso deludente.
Poi magari cucino, ma cose rapide, o come è capitato, una volta che lo faccio... dimentico di fotografare.
Questa è la Pasqua con meno ricette della mia vita.
Cose veloci e inviti altrui.
Una spesa un po' gettata lì, che avevo previsioni della tavola pasquale come piace a me, verde di erbette, bianca di uova e ricotta, ma con qualche accurata preparazione leggera.
Niente

Allora una ve la scrivo, tanto basta poca fantasia a ricostruirla visivamente.

Ravioli freschi ai formaggi


Ingredienti

per la pasta:
1 hg. di farina a persona
1 uovo a persona
+
un cucchiaino l'olio ogni 3 o 4 dosi

per il ripieno:
ricotta di pecora q.b. 2/3 del totale
stracchino o simili 1/3 scarso
pochissimo grana grattugiato

buccia di un limone (un limone ogni 3 persone)

per il condimento:
o una salsa di pomodoro fresca fatta rapidamente solo con pomodoro, olio e sale (se volete il basilico o un po' di mentuccia)

oppure lessate le fave fresce e passatele, mescolando poi olio e menta a crudo

Esecuzione

• impastare bene gli ingredienti per la sfoglia, lavorando bene che la pasta sia morbida ed elastica.
• preparare il ripieno mescolando assieme gli ingredienti, assaggiare se garba, sennò regolare di sale e magari di pepe.
• lasciar riposare poco la pasta, coperta, e poi stendere (io vado di mattarello, vedete voi), piuttosto sottile.
• con un bicchieretto faccio dei cerchi di 5 o max 7 cm. di diametro al cui centro metto un  cucchiaino di impasto. Poi piego a metà e chiudo bene premendo i bordi con dita anche umide.
• Portare a ebollizione l'acqua e aggiungere il sale grosso.
• Gettare i ravioli con mano delicata, e coprire la pemntola.
• la cottura varia a seconda dello spessore della pasta e misura del raviolo, ma non dovrebbe sorpassare i 10 minuti, direi piuttosto meno.
• Nel frattempo scaldare il sugo.
• scolar i ravioli con schiumarola e colino, che perdano bene l'acqua e metterli in piatti caldini, condendoli col sugo. 
• Spolverizzare di parmigiano e pepe bianco.


Qualche arrosticino abruzzese e un po' di asparagi e carciofi sarebbero un completamento perfetto.
Comunque questa sera provo i miei gnocchi di ricotta e poi vi dico.
Intanto devo procurarmi assolutamente un uovo con sorpresa, mi manca, e un'amica me lo ha anche più fatto mancare ricordandomelo con un sms.
Così ho trovato nella memoria quelle mattine pasquali in cui, prima di assalire la focaccia (focaccia veneziana, simile alla pinza triestina, fatta in casa dalla mamma e poi da me per anni fatta nella grande cucina di Venezia), da inzuppare nella cioccolata calda, c'era una breve eingenua ricerca di qualche uovo scintillante di stagnola e colori, nascosto sotto a cuscini e dietro a mobili.
 Era passato il coniglio pasquale.

I risvegli sono sempre momenti forti, e a Pasqua il risveglio è totale. Si "apron le tombe, si levano i morti", i giardini fioriscono, la terra si spacca e le uova contengono tesori.