venerdì 21 giugno 2013

CRACK!

I fumetti dirompenti al forte Prenestino di Roma, sono una manifestazione sempre più importante e internazionale.

Nelle celle sotterranee del forte espongono (e quest'anno vendono, soprattutto) fanzinari, artisti, upopolazione underground o giovane, strana o pareggiate da grafiche che si passano di paese in paese, tanticchia omologate nella rivoluzione.
Però è un piacere. Potete trovare personaggi di metallao da appendere al collo, borse che solo lì, libri, fanzine, serigrafie tante e belle. Dagli allievi di scuole a sperimentatori d'annata...
Io domani mi inserisco con uno workshop sul fare fumetto in libertà, le nuove possibilità oggi di farsi da soli libri o altro e trovare un pubblico, tra altri incontri più o meno teorici o pratici.
Tutti gli incontri (3 o 4) dovrebbero cominciare dopo le 18..., e tutti insieme dovrebbero essere interessanti.
Tra l'altro al forte sotto si sta freschi e umidi, sopra all'aperto si mangia e beve sempre benino proprio. E visto che io parlo sempre qui un po' di cibi, vi consiglio la pasta ala balciìnoe che ho fatto pochi giorni fa.

PASTA AL BALCONE
Ingredienti

1hg a testa di spaghetti, meglio se di Kamut se state a dieta, oppure integrali

3 o 4 pomodorini saporiti
1/2 spicchio d'aglio, 
2 acciughe
erbe del balcone (se non avete balcone compratene dall'erbarolo)
ossia: menta, origano, timo, rosmarino, erba cipollina (e prezzemolo)
fresche e tritate un po'
olio buobnerrimo un cucchiaio scarso
grana o pecorino, poco

Cottura
• Mettete l'acqua sul fuoco e nel frattempo in un pentolino l'aglio, i pomodorini a tocchetti, mezza parte dell'olio e le accighe in due o tre pezzi.
• Cuocere allegramente e con cura. Buttare la pasta e poi scolarla al dente, mentre aggiungete al sugo le erbette, in finale, e – a fuoco spento – il resto dell'olio a crudo.
• Conditeci con vigore gli spaghetti, meglio rimestando 1 secondo sul fuoco. Se amate il formaggio sì, ma di sicuro un po' di pepe.

• Alè! è buonissima!

Intanto qui vi posto per farvi invidia la forma di pecorino che mi è rotolata in casa, da accompagnarsi con insalata di pomodori ed erbette (basilico, origano fresco e menta), e vino rosso, ma non a mezzogiorno col caldo che fa... :)


domenica 16 giugno 2013

Pescare idee (o triglie)

Come si pescano le idee?
Il problema vale per fare i fumetti o inventarsi una ricetta.
Quante volte andiamo al mercato con un'idea fissa?
Certo, se avete già la ricetta, sapete gli ingredienti e sapete dove procurarveli, bene... ma se volete – mettiamo – cuocere del pesce?
Tranne due o 3 pesci onnipresenti dovete adeguarvi a quello che offre il mercato.
Una volta che incrociai dei semoventi e vivaci scampi, cancellai ogni altra idea precedente.
Ecco, le idee vengono così, da nostre conoscenze, esperienze e fantasie, in rapporto a quello che la vita ci presenta, le cose attorno.
Gli incontri casuali, le combinazioni, offrono gli spunti migliori per storie e piatti. Solo se avete qualcosa da dire.

Come per i casi della vita, amori, amicizie, occasioni diverse, si tratta di sapere mettere su quel benedetto tavolo chirurgico di cui parla Magritte, due oggetti o più che incontrandosi stupiscano, ma creino piacere. Altro non è il fortuito incontro, che il binomio fantastico per inventare storie, suggerito da Gianni Rodari.

Ora voi direte che queste è cosa stradetta e troverete poco stupefacente l'incontro che propongo oggi. In effetti sono basi classiche, non parlo di cacao e cinghiale, di carne e ciliegie, di cozze e prosciutto. E forse anche nelle mie storie le combinazioni non sono molto magiche.
Ma il discorso vale per tentativi e incontri più azzardati, come per quelli più "uovo di Colombo", dove è il fare che conta.
E di questi tempi credo che la vita ci richieda questi binomi fantastici per andare avanti, per inventarsi lavori che perdiamo, nuove soluzioni di vita, di convivenze, di interrelazioni.
Mai come oggi, ho l'impressione, occorre che tutti ci reinventiamo il modo di essere al mondo. Nel '68 accadde, politicamente e socialmente, e a ondate le idee cambiarono il mondo.
Oggi dobbiamo trovare idee, pensare idee per cambiare il modo di stare, che non funziona più. e che cambia.

Ora torno a volare basso.
E a inventare semplicemente un modo nuovo o migliore di mettere assieme triglie e finocchietto.

Erano entrambi questi ingredienti belli e freschi lì al mercato. Bisogna cogliere le occasioni.

TRIGLIE E FINOCCHIETTO
ovvero le occasioni pescate al volo

Ingredienti x 4
• 1200 gr o poco meno di Triglie (pesci di media grossezza, possibilmente, insomma 2 o 3 a testa)
• Un mazzo di Finocchietto
• 1 Cucchiaino di Semi Di Finocchio\
• Limone 1 e 1/2
• 1 pugno di Prezzemolo 
• 4 Cucchiai di Olio D'oliva
• Sale
• Pepe
• aglio 1 spicchio

Preparazione 
• Io le triglie me le faccio pulire dal pescivendolo, non per le interiora che ci vuole un attimo, ma per le squame, che mi rivestirebbero tutta la cucina.
• Pulite e sventrate le triglie, dunque, lavarle e asciugarle un poco.



• Salare e pepare l'interno e aggiungere in ogni pancia la parte più "fogliosa" del finocchietto e un pizzico di semi di finocchio.
• Disporle su un letto di rametti di finocchiello disposti in una teglia (preferisco l'antiaderente) appena unta con pochissimo olio, rimestando iun po' i rametti in modo che l'olio li avvolga. i
• Accendere il forno a 200° (e lì ho sbagliato, preparando questa ricetta la prima sera calda estiva)...
• Tritate il prezzemolo e un poco di finocchio.
• Emulsionare il succo del limone con l'olio rimasto, un pizzico di sale e una spruzzata di pepe, poi aggiungere il trito e mescolare bene (se volete anche una fogliolina di menta fresca non guasta, ma solo una).
• Infornare le triglie, dopo averle coperte con pochi rametti ancora, e cuocere per 20 minuti, mezz'ora al massimo, controllando che non si secchino (sono cotte quando gli occhi sono completamente bianchi, e la pelle arrostita.
•Ottime calde o tiepide, ma credo anche fredde (a temperatura ambiente) per una bella cena d'estate. 
Da accompagnare a melanzane al funghetto o zucchine trifolate. O anche solo a una bella insalata.

E che fumetto leggere mentre cuociono e il profumo esce dal forno? (e magari vi gustate un bicchiere di vino nell'attesa...)?
Ci vuole qualcosa di poetico e divertente e regga il vostro bere ;)
Macanudo di Lisiers è fantastico, forse qualcosa all'inizio vi sembrerà troppo alieno, ma è la striscia che cambia il senso di striscia.


Rivoluzionario Macanudo (che significa "cose fantastiche" "strafighe").


a, tra parentesi... io sono nata di lunedì ^^